Griglia Portieri: cos’è e come funziona

Che cos’è la griglia portieri, come si legge e quale uso se ne può fare studiando il calendario del campionato di Serie A per il modificatore di difesa e non solo. Tutto ciò che serve sapere sulla griglia portieri per preparare al meglio l’asta del fantacalcio.

Per i veterani del fantacalcio, l’esistenza della griglia portieri è ormai un fatto noto e banale. Ciò nonostante, può essere utile ripassare i concetti portanti e ampliare l’uso che se ne può fare, concentrandosi anche sugli altri ruoli oltre a quello del portiere.

Cos’è la Griglia Portieri

Procediamo con ordine. Che cos’è la griglia portieri? La risposta è semplice: si tratta dello strumento per quantificare l’alternanza casa-trasferta tra le venti squadre di Serie A. Per ciascuna squadra, vengono verificate le sovrapposizioni in ognuno dei 19 turni casalinghi previsti in calendario. Quando il club preso in esame disputa un turno tra le mura amiche, viene attribuito un valore pari a 1 a tutte le nove squadre che giocano anch’esse a domicilio, mentre alle altre dieci impegnate in trasferta si assegna uno 0. La sommatoria dei punteggi ottenuti per tutte e 19 le giornate restituisce quindi dei valori compresi tra 0 e 19, dove tanto è più basso il punteggio ottenuto, migliore è l’alternanza; di conseguenza, tanto più è alto il punteggio, peggiore è l’alternanza. Poiché il calendario cambia ogni anno, anche la griglia portieri non può mai essere uguale alla precedente da una stagione all’altra. C’è soltanto una costante data dalle squadre della stessa città, sia che disputino le partite nello stesso stadio come Milan e Inter, sia che utilizzino due impianti diversi come Juventus e Torino. Da regolamento del campionato di Serie A e per motivi di ordine pubblico, per le squadre della stessa città vige un’alternanza perfetta in calendario. Pertanto, salvo casi eccezionali, il valore dell’alternanza per queste squadre sarà sempre pari a 0.

L’importanza del fattore campo

A questo punto, è giusto domandarsi quanto sia rilevante il fattore campo nel determinare il risultato delle partite. Di norma, giocare in casa è preferibile poiché il supporto dei tifosi da un lato e l’abitudine a calcare le zolle del proprio campo dall’altro sono fattori che incidono in modo positivo sulla prestazione della squadra ospitante. È chiaro tuttavia che si tratti di una tendenza e non di una regola, valida soprattutto per le squadre di fascia medio-bassa che costruiscono la propria salvezza tra le mura amiche. Per le big, e più in generale le formazioni della parte sinistra della classifica, il fattore campo tende invece a ridimensionarsi e financo ad annullarsi negli scontri diretti dove si confrontano con avversari di pari livello, giocando a viso aperto. Ciò nonostante, anche per queste squadre gli impegni casalinghi contro le formazioni minori, almeno sulla carta, restano in linea di massima più favorevoli di quelli in trasferta.

Quando usarla

La griglia portieri è uno strumento utile sia in vista dell’asta del fantacalcio sia nel corso dell’anno calcistico. La sua validità resta intatta per l’intera stagione e può essere utile anche in vista dello schieramento della formazione giornata per giornata o nel caso di altre operazioni di mercato come svincoli e scambi. Ciò detto, è chiaro che si tratti di uno strumento di studio preparatorio e propedeutico all’asta. Sulla base dello studio degli abbinamenti più favorevoli, in sede d’asta possono essere condotte diverse strategie, anche parallele, per comporre i diversi reparti della vostra squadra al fantacalcio.

Abbinamenti tra Portieri

Benché sulla carta sembrino molto invitanti, le alternanze perfette tra portieri di squadre della stessa città spesso non sono convenienti. Gli estremi difensori di squadre come le milanesi o le romane hanno infatti costi elevati di per sé e un eventuale abbinamento tra loro comporterebbe un salasso di crediti di cui si può fare di gran lunga a meno. Nella maggior parte dei casi, si tratta di una mossa sconsiderata sul piano economico e dall’impatto pressoché inutile su quello dei risultati. Bisogna infatti tenere a mente che lo scopo del fantacalcio non è minimizzare i malus, bensì massimizzare i bonus. Ragion per cui, quando si tratta dei portieri delle big o di prima fascia, la strategia dell’abbinamento può considerarsi superflua e addirittura deleteria. D’altro canto, questa strategia si adatta più che bene ai portieri di fascia media dal costo più contenuto dei loro colleghi top. Se ben abbinati, possono infatti offrire le stesse garanzie per quanto concerne l’imbattibilità e la sicurezza tra i pali, nonché un miglior uso del modificatore di difesa. Naturalmente, questa strategia dell’abbinamento in base alla griglia portieri si può utilizzare anche con i portieri delle piccole, o di fascia bassa, allo scopo di contenere al minimo la spesa in questo reparto. Ne consegue però che in tal caso si è disposti ad accettare una componente di rischio più alta sul lato dei malus e dei gol subiti.

I portieri di prima fascia

L’unica circostanza in cui questa scelta può risultare utile riguarda l’investimento sul terzo portiere nell’ottica di scambi o plusvalenze future. In linea di massima infatti, comprare l’intera porta di una squadra di vertice è la mossa più saggia che si possa fare, in quanto mette al sicuro il fantallenatore da sorprese quali ribaltamenti di gerarchie o infortuni durante la stagione. Tuttavia, si può anche scegliere di optare per un 2+1 poiché la componente di rischio è pur sempre pressoché minima. In tal caso, una volta assicuratisi il portiere titolare di una squadra di prima fascia e la sua riserva, si deve pescare il terzo per completare il reparto tra gli estremi difensori di squadre di bassa classifica e quelli di riserva nelle altre big, prestando però sempre molta attenzione a non eccedere nella spesa massima consigliata, ossia l’1% del budget d’asta complessivo. Questa scelta difficilmente risulterà utile nel corso della stagione, ma potrebbe offrirvi una valida alternativa in caso di prestazioni inaspettate o una pedina di scambio utile in fase di mercato.

Esempio: portiere prima fascia + riserva + portiere terza fascia

I portieri di seconda fascia

Gli abbinamenti tra portieri vengono più spesso chiamati coppie poiché concernono squadre di fascia media che si posizionano circa a cavallo tra la parte sinistra e destra della classifica di Serie A. Occorre subito precisare che si parla di coppie e non di terzetti perché non si tratta di portieri acquistabili a prezzo di saldo. uesti estremi difensori militano infatti in squadre il cui obiettivo stagionale è un piazzamento che possa garantirgli l’accesso alle coppe europee nella stagione successiva. Pertanto, le difese a loro protezione hanno un certo livello di organizzazione e solidità che non viene sottovalutato alle aste e comporre un intero reparto con questo profilo di portieri risulta spesso troppo costoso. Infine, il terzetto può essere sconveniente anche da un punto di vista gestionale: avere tre buoni portieri spesso confonde le idee e complica lo schieramento della formazione di settimana in settimana. È dunque buona regola programmare l’alternanza tra due soli portieri. Tra questi vi deve essere però una gerarchia chiara e netta sin da subito, poiché occorre assicurarsi anche la riserva di quello che si ritiene più affidabile tra i due. A differenza dei portieri di prima fascia, con questi si può puntare più spesso sul modificatore di difesa, dato che vengono sollecitati maggiormente nell’arco dei 90 minuti.

Esempio: portiere seconda fascia + riserva + portiere seconda fascia

I portieri di terza fascia

La strategia più ambiziosa è senz’altro quella che prevede l’impiego di tre portieri da ruotare ogni turno in base agli impegni di calendario. Lo scopo come detto in precedenza è quello di risparmiare crediti sui portieri per investirli in altri reparti, senza però perdere competitività. Si tratta di un vero e proprio azzardo, dato che indovinare quale estremo difensore subirà il passivo meno importante non è per nulla scontato. Inoltre, questa strategia rischia di non pagare in un fantacalcio dove si premia l’imbattibilità del portiere. Quando gli avversari possono sfruttare il bonus della porta inviolata con più continuità, si dovrebbe poter compensare con il modificatore di difesa, se presente, meglio se a 6 fasce anziché a 3, ma qui entra in gioco un altro fattore: i difensori.

Esempio: portiere terza fascia + portiere terza fascia + portiere terza fascia

Abbinamenti per il modificatore

Come spiegato poc’anzi, costruire una difesa da modificatore con un portiere di prima fascia si rivela di rado utile, in quanto quest’ultimo viene sollecitato poco durante la stagione. Certo, esistono delle eccezioni e ci sono pur sempre delle occasioni dove può fare comodo schierare una linea a 4 o a 5 al fantacalcio per cercare il bonus, ma di norma il portiere di prima fascia non contribuisce al modificatore di difesa con le sue prestazioni. Pertanto, se si vuole ciò nonostante insistere su questa strada, è bene investire su giocatori di difesa propensi al bonus, consapevoli del fatto che così facendo si tolgono risorse in altri reparti. Per quanto ci riguarda, una volta assicuratosi un portiere di prima fascia, non è necessario investire copiosamente sui difensori, ma è preferibile puntellarlo con profili scommessa dalla titolarità sicura. La griglia portieri risulta in ogni caso utile perché si possono cercare quegli interpreti con una buona alternanza casa-trasferta rispetto al portiere di riferimento, così da avere un bilanciamento equilibrato.

Per i portieri di seconda e terza fascia, il discorso modificatore di difesa è molto diverso. Nel primo caso è raccomandato, nel secondo è essenziale. La griglia portieri può dunque risultare utile incrociando i portieri di riferimento con alcuni difensori, specie se si presenta l’opportunità di alternanza perfetta. Attenzione però a non diventare dipendenti da questo strumento, basando tutta la strategia di mercato sulla base delle combinazioni emerse. È sempre bene confidare in primo luogo sul valore tecnico e sull’integrità fisica del difensore piuttosto che sull’alternanza casa-trasferta della sua squadra. Semmai, una buona alternanza può essere un altro punto a favore del suo acquisto in sede di mercato, non la motivazione principale. Infine, è bene ricordare che i portieri di seconda e terza fascia, essendo protetti da difese meno forti di quelle delle squadre di vertice, hanno una più alta probabilità di ritrovarsi nel corso della stagione a dover fronteggiare dei rigoristi. Come ben sapete, per un tiratore il penalty è un’arma a doppio taglio al fantacalcio, mentre per il portiere è una grossa occasione di riscatto. Ebbene, statisticamente parlando, i portieri che alla fine dell’anno hanno neutralizzato più calci di rigore si trovano proprio in queste due fasce. È dunque intuitivo che andrebbero schierati sempre con il modificatore di difesa a sostegno.

Abbinamenti tra centrocampisti e attaccanti

Eccoci dunque all’ultima, nonché di più difficile incastro, parte sui possibili usi e applicazioni della griglia portieri. Se in precedenza abbiamo visto come abbinare i portieri tra loro e con i difensori in ottica modificatore di difesa, qui ripetiamo lo stesso ragionamento per i ruoli dei centrocampisti offensivi e degli attaccanti. Come si può intuire, quelli che si sposano meglio tra loro all’interno del quadro di alternanza casa-trasferta sono i giocatori di squadre appartenenti alla stessa città. Se per i centrocampisti, anche quelli di prima fascia, l’abbinamento in fase d’asta è piuttosto semplice, per le punte la faccenda è più delicata. Com’è noto, assicurarsi due top di ruolo in attacco è complicato poiché la concorrenza è tanta e i nomi sono pochi: bisognerebbe dunque conservare il budget per due top in attacco, sacrificando la spesa negli altri reparti. Pertanto, una prima strategia per ovviare a questo problema di allocazione delle risorse è quella di comporre l’attacco come se si trattasse di un fantacalcio manageriale o mantra, ossia dove si possono solo schierare due prime punte o un centravanti e due ali di attacco. In tal modo, risulterà più semplice assicurarsi giocatori di entrambe le squadre, dato che il costo delle ali è minore rispetto a quello dei centravanti. In alternativa, si può sfruttare il listone e incrociare trequartisti, seconde punte e le stesse ali d’attacco listate come centrocampisti con una punta della squadra da abbinare. Spesso questa strategia risulta azzeccate perché molti dei tiratori di piazzati sono proprio a centrocampo: in combinazione con un bomber possono portare molti bonus durante l’anno per la giusta spesa in termini di crediti.
Naturalmente, tutto ciò non è necessario se la combinazione riguarda attaccanti di fasce più basse, ma l’esperienza insegna che resta sempre un’ottima idea.

 

 

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